Vlahovic si è rotto, ansia Juve: le partite che salta e il sostituto di Motta
Peggio non poteva concludersi, per lui e per la Juventus, il ritorno di Dusan Vlahovic nella Serbia dopo le due convocazioni saltate a settembre e a ottobre per motivi familiari: dopo che le sensazioni positive per la sua prova con la Svizzera erano state decisamente annacquate dalle successive dichiarazioni su come «giocando con un altro attaccante mi trovo meglio e con Stojkovic ho meno compiti difensivi: è un bene, se corro e presso troppo non sono lucido sottoporta», ieri sera è arrivata una secchiata d’acqua gelida. Anzi, una cascata di cubetti di ghiaccio rovesciatasi su Thiago Motta e la Juventus tutta all’86’ di Serbia-Danimarca, quando Vlahovic si è seduto a terra toccandosi i flessori della gamba sinistra: tempo di ricevere qualche cura e all’88’ ha lasciato il campo, facendo cenno con una mano al fisioterapista che lo accompagnava di aver sentito tirare.